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VIAGGIO IN SICILIA ORIENTALE – 4 LUOGHI IMPERDIBILI PER UNA VACANZA TRA NATURA E CULTURA

La Sicilia è una delle nostre mete del cuore, un’isola dai mille volti e dal carattere unico.

In questo articolo vi porteremo alla scoperta della Sicilia autentica e abbiamo scelto quattro luoghi che dovete assolutamente visitare per entrare a pieno nella cultura di quest’isola.

Costeggeremo la parte orientale dell’isola dove potremo ammirare i templi antichi, i paesaggi unici all’interno del parco dell’Etna, un pittoresco paesino di pescatori fino ad arrivare a Montalbano

Tre esperienze diverse ma altrettanto uniche nel loro genere.

Se ti abbiamo almeno un po’ incuriosito, seguici in questo viaggio in Sicilia orientale!

 

ORTIGIA

Ortigia è un’isoletta la cui estensione non supera un km quadrato, sulla costa orientale siciliana.

L’isola costituisce la parte più antica della città di Siracusa ed è raggiungibile tramite due ponti, il Ponte Umbertino e il Ponte Santa Lucia, che la collegano alla terraferma. È un fazzoletto di terra che si fonde con il mare blu dello Ionio e si amplifica di luce grazie alla chiara pietra calcarea tipica del luogo.

L’evidente influenza greca è testimoniata dalla presenza di templi, fontane e dai nomi delle principali vie storiche. Entrando da Ponte Umbertino, noteremo due imponenti colonne monolite del Tempio di Apollo, il più antico tempio siciliano in stile dorico, dedicato al Dio del Sole. Una parte di frammenti è conservata nel museo di Siracusa.

Nel punto più alto dell’isola sorge invece il Duomo di Ortigia (Tempio di Atena) un esempio architettonico dove si fondono diversi stili. Inizialmente Tempio di Atena, custodiva la statua della dea con lo scudo dorato, quest’ultimo fungeva da faro per le navi che arrivavano da Levante, poi cattedrale cattolica, moschea durante la dominazione araba, fino a divenire luogo di culto cristiano nell’epoca normanna.

Tra le altre bellezze architettoniche da non perdere c’è il Castello Maniace che domina la punta estrema dell’isola ed è uno degli esempi meglio conservati del periodo Svevo. Affacciandosi sulle terrazze la sensazione sarà quella di stare sulla prua di una nave.

Le sorprese di quest’isola non sono terminate, infatti raggiungendo Fonte Aretusa ci si trova dinanzi ad uno specchio d’acqua dolce in cui crescono spontanei gli unici papiri selvatici di tutta Europa.

Un mito greco avvolge questa magnifica fonte d’acqua dolce. Si narra che Aretusa, per sfuggire al dio Alfeo perdutamente innamorato di lei, raggiunse l’isola di Ortigia e invocò l’aiuto di Artemide che la trasformò in una fonte. Zeus dispiaciuto per il dolore di Alfeo gli corse in aiuto e lo trasformò in un fiume così da potersi unire all’amata. Il mito servì a spiegare il “miracolo” della presenza di acqua dolce nell’isolotto di Ortigia.

 

PARCO DELL’ETNA

Il parco dell’Etna è una riserva naturale e protetta ricca di oasi e percorsi suggestivi, che suggeriamo di fare almeno una volta nella vita. L’Etna è il vulcano attivo più alto d’Europa e nominato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Da sempre l’Etna incanta spettatori da ogni angolo di mondo, ed è proprio percorrendo i suoi numerosi sentieri che è possibile ammirare la forza dirompente della natura. Apparati vulcanici, tunnel di lava, campi di lava e grotte testimoniano la continuità di eruzioni dell’Etna nella storia umana.

La sua altezza varia a causa delle eruzioni che ne determinano l’innalzamento o l’abbassamento. Le più recenti misure, hanno rivelato che l’altezza dell’Etna era di 3.326 m. a luglio 2018. In data 25 Luglio 2021 è stata misurata l’attuale altezza di 3.357 m.

In base all’altitudine è possibile trovare diversi tipi di vegetazione come querce, pini e faggi fino ad arrivare ai 2250 metri sul livello del mare dove troviamo piante di Spinosanto Astragalus siculus (Astragalo o Spino santo) e altre specie che si adattano a questo tipo di altitudine. Oltre i 3000/3050 metri non trova vita nessun tipo di vegetazione. Questa fascia è definita “deserto vulcanico”.

Gli spettacoli che offre la natura in questo luogo sono innumerevoli: come il cratere centrale dove è possibile scorgere un cratere a pozzo formatosi a causa di un collasso del terreno nel 2016; i monti Sartorius, antichi crateri che si sono formati durante l’eruzione del 1865 alla base del monte Frumento delle Concazze, a circa 1650m di altitudine; la grotta del gelo, un tubo di scorrimento lavico formatosi a seguito di una eruzione dell’Etna risalente agli anni 1614-1624, posizionato a una quota di 2043 metri, e considerato il ghiacciaio perenne più a sud d’Europa; il monte dei Morti dove le rocce si disegnano come a formare dei corpi agonizzanti.

Sarà una giornata che non dimenticherete!

 

MARZAMEMI

Eccoci arrivati a Marzamemi, uno splendido borgo marinaro situato a meno di 30 minuti di auto da Noto, città famosa per essere la perla del barocco siciliano e dichiarata nel 2002 patrimonio dell’Unesco.

Durante il vostro viaggio in Sicilia orientale vi consigliamo di dedicare una parte della giornata alla scoperta di questo incantevole borgo, dove sembra essersi fermato il tempo, soprattutto nei mesi di bassa stagione.

La storia di questo paesino è legata alla sua gente, abili pescatori, alla Tonnara di Marzamemi costruita dagli Arabi intorno all’anno 1000, e a due porticcioli, la Fossa e la Balata, dove in passato partivano le navi commerciali della Sicilia sud orientale. La Tonnara cessò la sua attività nel 1969 ed ora è adibita a sala ricevimenti. Edificio simbolo di Marzamemi, e centro della Tonnara, è il Palazzo Villadorata, in stile barocco che conserva ancora la sua bellezza unica.

Percorrendo i vicoli di questo borghetto, potrete osservare le case dei pescatori. Piccole, basse, in una roccia dai colori caldi e situate a pochi passi dal mare, sono oggi adibite a strutture per turisti. Raggiungendo il cuore del paese, Piazza Regina Margherita,  ammirerete il Palazzo Villadorata, e le due chiese dedicate a San Francesco Da Pola che contribuiscono a rendere questa piazza uno spettacolo per gli occhi. Fermatevi a sostare in uno dei tanti localini che conservano ancora la bellezza pittoresca delle case dei pescatori e se avete tempo, dirigetevi a Piazzale Balata, una piccola piazza pavimentata in pietra calcarea a delimitata dalla Tonnara da un lato, e dallo splendido mare di Sicilia dall’altro.

 

ITINERARIO DI MONTALBANO

Per concludere il nostro itinerario in Sicilia orientale, ci dirigiamo a Punta Secca, un grazioso borgo affacciato sul mare dove sorge la famosissima casa di Montalbano, dell’omonima serie “Il commissario di Montalbano” che dal 1998 ha esaltato la ricca tradizione storico culturale, nonché paesaggistica, della città di Ragusa.  La villa di Montalbano si affaccia sul mare sulla spiaggia di Punta Secca, la frazione balneare più nota di Santa Croce Camerina e nell’episodio “Capodanno” scopriamo come questa casa diventa l’abitazione del Commissario. Il giovane Montalbano passeggiando sulla spiaggia di Marinella si accorge che la finestra del terrazzino è sfondata. Quando entra sorprende un piccolo ladruncolo, Pasquale, e lo conduce dalla madre, Adelina, che poco tempo dopo diventerà la sua cameriera. La casa però colpisce Montalbano che con la scusa di avvertire i proprietari circa il furto subito li convince ad affittargliela.

Il Castello di Donnafugata nel comune di Ragusa è un’altra tappa fondamentale del ‘tour di Montalbano’ infatti nella sitcom era la residenza, blindata e sorvegliatissima, di un anziano boss della mafia: Balduccio Sinagra. Montalbano si reca al Castello più volte per incontrare il boss. A volte l’anziano capomafia lo attende sulla balconata altre all’interno delle stanze. Anche il giardino appare nella serie tv, nell’episodio “La gita a Tindari” i coniugi Griffo vengono ritrovati dentro al labirinto, mentre in “La pista di sabbia” Montalbano cede alla corte della bella Rachele in una stalla del giardino.

Museo a cielo aperto e tappa dell’itinerario di Montalbano è Ragusa Ibla con la Chiesa di San Giorgio nella piazza di Vigata. Il Duomo di San Giorgio e la piazza di Ragusa Ibla ritornano in molti episodi della serie tv. Nell’episodio “Gli arancini di Montalbano” ad esempio,  il Commissario si reca in un bar della piazza e ordina a Pasquale, figlio della sua cameriera Adelina, una granita al caffè.

 

Come diciamo spesso, un viaggio in Sicilia è sempre una meravigliosa idea, specialmente se organizzato in settembre, quando le temperature sono più miti, ma non meno piacevoli; se vorrete ammirare tutto quello che abbiamo descritto, e molto di più, vi suggeriamo di dare un’occhiata al nostro itinerario!

 

Scopri il nostro itinerario sicilia orientale 

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